É vero che un minor consumo di carne rappresenta una scelta sostenibile, a suo modo anche l’agricoltura ha qualche punto da rivedere.
A Roma un gruppo di giovani ha pensato al proprio futuro e ha ideato un progetto innovativo.
The Circle
The Circle è una startup romana “ad elevata concentrazione tecnologica capace di produrre contemporaneamente cibo e proteine di altissima qualità” come riportato nel sito web.
L’azienda creata da 4 giovani esperti in biotecnologie industriali, ha l’obiettivo di rappresentare un nuovo tipo di impresa sostenibile.
In pratica, si sono impegnati ad andare oltre gli stereotipi del biologico e dell’impatto zero, aggiungendo valore all’ambiente.
Al momento l’impresa ha piantato 450mila piante, che variano tra insalata e piante da condimento su un terreno di “solo” mezzo ettaro.
Con questo traguardo sono i più grandi in Europa nel settore dell’acquaponica, poiché hanno superato tutti i limiti di sostenibilità.
Le serre
Le serre di The Circle hanno delle caratteristiche particolari che rendono la loro produzione unica.
Iniziando dalla tecnica, l’acquaponica, si arriva a parlare di pesci rossi, alghe e erbe consumate nei ristoranti degli hotel.
L’impresa è famosa per le sue serre che ospitano coltivazioni distribuite su filari verticali fatti di tubi bianchi dai quali escono vari tipi di erbe.
Con tale disposizione e innovazione, l’azienda riesce ad usare il 10% dell’acqua e 1/5 del suolo in meno rispetto all’agricoltura tradizionale.
Un elemento caratteristico però sono le vasche interrate che ospitano dei pesci rossi i quali contribuiscono all’alimentazione delle piante.
Proprio così, hanno unito l’acquacoltura, l’allevamento di pesci e l’idroponica, i risultati? Massima resa nel minimo spazio.
Da questo connubio di tecniche crescono rughetta, senape, santoreggia, erba cipollina, basilico rosso, timo, bietola e un’altra trentina di piante da insalata o per condimento.
L’acquaponica
Come descritto prima, le piante crescono in maniera diversa dalla norma e sono legate ad altri tipi di colture.
Nelle vasche sono installate delle pompe a bassa intensità che trasportano l’acqua in altre vasche di legno con filtri naturali: i batteri.
Successivamente, l’acqua depurata confluisce in botti interrate dove si aggiungono elementi necessari per la crescita di piante.
Infine è presente una tecnica di riciclo e di consumo sostenibile legato al rilascio dell’acqua: quella in eccesso viene raccolta e rimessa in circolo.
Valore economico
Con tali peculiarità e 6 anni di attività, The Circle oggi vale oltre dieci milioni di euro.
Il gruppo dall’idea vincente ha raggiunto a Roma una capacità di 450 mila piante destinate a 250 ristoranti e alberghi.
Tuttavia, a breve arriveranno anche a Milano dove gestiranno un ettaro di terreno e ne prenderanno un altro sempre a Roma.
La startup si tiene aggiornata per quanto riguardano le nuove tecnologie e l’agricoltura, in modo tale da risultare sempre più efficienti e sostenibili.
Sicuramente hanno capito che serve cambiare mentalità anche per quanto riguarda i costi di queste produzioni e i prezzi del mercato.
“Se si è disposti a spendere 1200 euro per un iPhone, perché rifiutarsi di pagare due euro al chilo delle zucchine cresciute in maniera sostenibile?”
Una domanda sulla quale riflettere relativamente anche alla crisi economica e climatica che stiamo vivendo.