L’azienda Takachar ha trovato una soluzione per ridurre l’inquinamento dovuto alla combustione di biomassa, vincitore di numerosi premi nel 2018
Takachar
L’impresa fondata nel 2015 da Kevin Kung e Vidyut Mohan ha un’unica missione: combattere il cambiamento climatico lavorando con la biomassa, la loro specialità.
Nello specifico hanno brevettato un macchinario alla portata di tutti gli agricoltori, per poter trasformare la biomassa in combustibile o fertilizzante, direttamente nei loro campi.
Questa innovazione consentirà agli agricoltori di ridurre l’inquinamento, perdere meno tempo e azzerare i costi per la produzione di fertilizzante.
Kevin Kung
Vidyut Mohan
Combustione di scarti agricoli.
Nei campi agricoli c’è ancora molto lavoro da fare per quanto riguarda le norme sulla sostenibilità e l’attenzione verso il capitale naturale.
Fusti di mais, lolla di riso, fieno, paglia vengono puntualmente bruciati per preparare il campo alla semina successiva, incrementando l’inquinamento atmosferico.
A causa di queste tecniche desuete (purtoppo quotidiane), ogni anno si perdono 120 miliardi di dollari in scarti agricoli e alberi.
Il macchinario
Il macchinario brevettato e certificato dal MIT è una vera e propria scoperta che funziona per mezzo di 3 componenti: biomassa, aria e calore.
Per prima cosa si brucia parte della biomassa per produrre il calore che scalderà il resto del contenuto rilasciando gas.
Successivamente si introduce dell’aria per alimentare la combustione dei gas e generare altro calore che faciliterà lo svolgimento e il continuo della reazione termochimica.
Rappresentazione del macchinario
La svolta sostenibile.
La sostenibilità di questo dispositivo si riscontra su aspetti riconducibili a molteplici obiettivi dell’agenda 2030.
Obiettivo 12, Produzione e consumo responsabili: il macchinario elimina le risorse fossili per produrre combustibili e fertilizzanti. Inoltre, elimina più del 95% di fumo rispetto alla combustione tradizionale o quella indotta da incendi.
Obiettivo 13, Azione climatica: ridurrà le emissioni di CO2 pari a 700 milioni ton/anno entro il 2030.
Per di più, aumenta del 40% il guadagno netto delle comunità rurali, creando un mercato per gli scarti agricoli.
Nello specifico, il 90% di biomassa, viene trasformato in combustibile solido che varrà più del classico prodotto.
Si ridurranno i costi di due terzi, visto che gli agricoltori avranno il prodotto finito già nel loro campo evitando i trasporti di biomassa.
In questo modo sarà favorita una possibilità di guadagno per gli agricoltori che potranno rivendere il prodotto ottenuto o tenerlo per le proprie attività.
Tutto ciò è importante visto che nelle zone di campagna, soprattutto nei paesi poveri, la risorsa più utilizzata per la produzione di energia è ancora il combustibile fossile.
Con Takachar si intravede un cambiamento che potrebbe modificare le abitudini di molti per un futuro migliore.