Raccolti 1085 kg di olio minerale usato nel Porto Turistico di Roma
Il Comune di Roma, il CONOU (Consorzio Nazionale degli Oli Usati), l’associazione Marevivo (associazione impegnata nella tutela del mare da quarant’anni), il Porto Turistico di Roma e l’Assonat (Associazione Nazionale Approdi e Porti Turistici) si sono uniti per la tutela del mare.
“L’obiettivo della collaborazione”
La campagna itinerante sulla sensibilizzazione per la raccolta degli oli minerali usati “Lasciamo al futuro un mare vivo e pulito”, si è conclusa mercoledì 12 ottobre 2022 ad Ostia.
Il progetto ha preso vita nel 2021 incentivato dal CONOU ha come obiettivo quello di prevenire la dispersione in mare degli oli esausti delle imbarcazioni.
“L’inquinamento compromette gli habitat marini”
L’olio lubrificante serve per impedire che l’attrito surriscaldi gli ingranaggi di un motore; una volta usato si degrada perdendo le sue caratteristiche.
Se rilasciato nelle acque crea una sorta di pellicola superficiale impermeabile che ostacola l’ossigenazione e di conseguenza altera gli equilibri degli ecosistemi marini.
Si pensi che anche un litro d’olio può contaminare ben 1 milione di litri d’acqua.
Solo nel Porto di Ostia ci sono 833 posti per imbarcazioni; quindi, se ogni diportista si impegnasse in questa lotta all’inquinamento avremmo dei risultati vantaggiosi.
Pertanto l’iniziativa ha avuto un ruolo fondamentale negli ultimi due anni, per mezzo dell’installazione di serbatoi adibiti alla raccolta degli oli all’interno del porto.
“Quanti kg di olio sono stati raccolti?”
Ad Ostia il programma ha avuto da subito un esito positivo accentuato da importanti miglioramenti negli ultimi mesi.
Se nel 2021 sono stati accumulati 2600 kg di olio, nel 2022 si è verificato un netto miglioramento.
Si contano infatti 1085 kg nel corso dell’estate, arrivando ad un totale di 3000 kg nei primi 9 mesi dell’anno, grazie alla collocazione di 2 nuove cisterne nell’area portuale.
“La nuova vita dell’olio lubrificante usato”
Se conferito negli appositi serbatoi, l’olio può essere smaltito o trattato per diventare una nuova risorsa.
Il CONOU si occupa del processo di rigenerazione con il quale si creerà una nuova base lubrificante, che non prevede l’alterazione delle proprie caratteristiche.
Questa attività ha anche dei benefici a livello economico poiché permette di risparmiare 1,5 milioni di barili di petrolio all’anno nella bolletta energetica nazionale.
Tutto ciò è reso possibile dal CONOU che dal 1984 ad oggi ha raccolto 6,3 milioni di tonnellate di olio usato, producendo 3,3 milioni di tonnellate di olio rigenerato e consentendo un risparmio sulle importazioni di petrolio di oltre 3 miliardi di euro.