La fotosintesi clorofilliana, a cui si ispira il fotovoltaico ha una bassissima efficienza di conversione energetica. Di tutto il sole che investe le celle solari delle piante, le figlie, solo 1,5% viene convertito in energia efficiente per i rpcessi biochimici che consentono alle piante di svolgere la loro principale attività.
Negli Stati Uniti la Spectrolab, che fa parte di Boeing Defense, Space & Security, fornitore commerciale a livello mondiale di celle solari ad alta efficienza multi-giunzione ha superato l’efficienza di madre natura. La cella ha convertito il 37,8% di energia solare in energia elettrica, con un nuovo tipo di celle fotovoltaiche ad alta efficienza multi-giunzione, costruite da due e più materiali, sfruttando anche la tecnologia messa a punto dalla Boeing per rendere i materiali semiconduttori più affidabili. Il risultato raggiunto dalla Spectrolab, controllata della Boeing, nell’efficienza delle celle fotovoltaiche per usi terresti (e non spaziali) è stato verificato dal National Renewable Energy Laboratory di Golden, in Colorado braccio operativo del Department of Energy’s (DOE) degli Stati Uniti .
Il record e’ stato conseguito senza concentrazione, ovvero la pratica comune che prevede di avere lenti o specchi che concentrino sfruttando le regole della geometria i raggi solari sulle celle fotovoltaiche. Una ulteriore incoraggiante svolta per il fotovoltaico che ormai è diventato una fonte energetica di routine. E pensare che c’è ancora chi in Italia ne dubita o peggio ancora cerca di fermare la corsa delle rinnovabili.