Negli ultimi 4 anni i cittadini italiani hanno avuto la possibilità di usufruire di molteplici bonus che potessero rendere più sostenibile la vita dei singoli, come quella di tutta della nazione. Capotti per i palazzi, macchine elettriche, biciclette nuove, filtratori per l’acqua e tante altre soluzioni sono state pensate per la riduzione dei rifiuti, dei consumi elettrici, dell’uso di combustibile fossile e per il miglioramento della salute umana. Tra questi arriva anche il bonus per le pergole, per affrontare in modo sostenibile il caldo dell’estate e non solo.
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Il caldo “antropico”
Negli ultimi decenni, le temperature globali hanno mostrato un preoccupante aumento, principalmente a causa del cambiamento climatico causato dall’attività umana. Secondo l’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), la temperatura media globale è aumentata di circa 1,2 gradi Celsius rispetto ai livelli preindustriali. Questo incremento termico ha portato a fenomeni meteorologici estremi più frequenti, tra cui ondate di calore, siccità e incendi boschivi. In Italia, il riscaldamento globale si fa sentire in maniera particolarmente intensa.
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Durante gli ultimi anni, il’Italia ha sperimentato estati sempre più torride, con temperature che spesso superano i 40°C in diverse regioni. Ad esempio, nell’estate del 2023, molte città italiane, tra cui Roma, Firenze e Bologna, hanno registrato temperature record, causando gravi problemi di salute pubblica, soprattutto tra le fasce di popolazione più vulnerabili, come anziani e bambini. Inoltre, l’aumento delle temperature ha avuto impatti significativi sull’agricoltura, riducendo la resa dei raccolti e aumentando la necessità di irrigazione. Anche il turismo ha subito le conseguenze del caldo estremo, con molti visitatori che evitano le città d’arte durante i mesi più caldi.
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Infine, l’aumento delle temperature ha contribuito allo scioglimento dei ghiacciai alpini, un fenomeno che minaccia le risorse idriche e l’ecosistema delle regioni montane. In questo contesto, è fondamentale adottare politiche di mitigazione e adattamento per contrastare gli effetti del cambiamento climatico e proteggere l’ambiente e la popolazione.
L’edilizia per contrastare il caldo
L’edilizia sostenibile riveste un ruolo cruciale nel mitigare l’impatto ambientale e nel promuovere uno sviluppo urbano più equilibrato e rispettoso delle risorse naturali. Questo approccio costruttivo integra materiali ecocompatibili, tecniche innovative e soluzioni energetiche efficienti per ridurre l’impronta ecologica degli edifici. In estate, i consumi legati al raffreddamento della casa possono essere significativamente ridotti attraverso diverse strategie. L’uso di materiali isolanti di alta qualità nelle pareti, nei tetti e nei pavimenti aiuta a mantenere la temperatura interna stabile, limitando la necessità di aria condizionata.
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Inoltre, l’installazione di tetti verdi e giardini verticali migliora l’isolamento termico e contribuisce al raffrescamento naturale. Sistemi di ventilazione naturale, come le finestre posizionate strategicamente per favorire la circolazione dell’aria, insieme all’utilizzo di tende, persiane e schermature solari, possono ulteriormente ridurre il calore entrante. L’adozione di queste pratiche non solo diminuisce i consumi energetici e le emissioni di CO2, ma migliora anche il comfort abitativo e la qualità della vita.
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Da qui la necessità di installare pergole nei giardini delle ville; una richiesta che aumenta e per la quale è stato pensato un nuovo bonus.
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Ecobonus pergola bioclimatica
Le pergole bioclimatiche offrono un metodo naturale per ridurre l’uso dei sistemi di raffrescamento, creando più ombra e diminuendo la necessità del climatizzatore. Grazie agli emendamenti del decreto Salva casa, queste strutture possono ora essere installate senza permessi comunali, rientrando nell’edilizia libera. Inoltre, fino alla fine dell’anno, è possibile usufruire dell’ecobonus al 50% se si rispettano i requisiti dell’ENEA per le schermature solari. Le pergole bioclimatiche, con lamelle orientabili come le tende veneziane, offrono un’ombreggiatura più efficiente rispetto alle tende solari a braccio. Per essere considerate edilizia libera, queste strutture devono essere ancorate alla casa e non autoportanti, garantendo una riduzione dei consumi energetici e un basso impatto visivo.
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Per ottenere l’ecobonus del 50% per l’installazione delle pergole bioclimatiche, è necessario rispettare i requisiti dell’ENEA riguardanti il risparmio energetico. L’agevolazione è valida solo se le pergole sono installate su pareti orientate da Est a Ovest, passando per Sud, mentre non è concessa per quelle esposte a Nord, Nord-Est e Nord-Ovest, poiché la loro efficacia nel riparare dal sole è limitata. Inoltre, è richiesta la certificazione dei risultati: la struttura deve avere un valore del fattore di trasmissione solare totale, in combinazione con il tipo di vetro della superficie coperta, che rispetti i limiti prefissati dall’ENEA per la specifica zona climatica.