La scuola di ogni grado è un luogo in cui i ragazzi passano la maggior parte del loro tempo e pertanto deve essere un posto in cui devono crescere sotto vari punti di vista. Negli ultimi anni infatti sembra che oltre alle solite materie, importanti per la cultura di ognuno, siano stati introdotti progetti volti all’acquisizione di nuove conoscenze. Un esempio è la crescita dei progetti di educazione civica ed ambientale, che rendono i giovani consapevoli del loro ruolo nel mondo e nel futuro.
L’importanza della scuola
La scuola ha un ruolo cruciale nell’attività di sensibilizzazione su temi fondamentali della vita tra cui anche il cambiamento climatico e la sostenibilità. Educare i ragazzi fin dalla tenera età all’educazione civica ed ambientale non solo contribuisce a formare cittadini consapevoli e responsabili, ma favorisce anche lo sviluppo di comportamenti virtuosi e sostenibili. L’importanza di una buona educazione ambientale è tangibile quando si riesce a trasmettere il messaggio delle sfide ecologiche attuali e delle loro implicazioni future, in modo comprensibile a tutti.
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Attraverso programmi scolastici mirati e attività didattiche coinvolgenti, gli studenti apprendono l’importanza della conservazione delle risorse, della riduzione dei rifiuti e dell’adozione di stili di vita eco-compatibili. Questo tipo di sensibilizzazione non solo promuove un senso di responsabilità individuale e collettiva verso l’ambiente, ma prepara anche le nuove generazioni a diventare agenti di cambiamento, capaci di influenzare positivamente le politiche e le pratiche ambientali. Inoltre, una formazione adeguata in questi ambiti può stimolare l’innovazione e l’impegno nella ricerca di soluzioni sostenibili, contribuendo a costruire un futuro più verde e più sano per tutti.
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La “School of Sustainability”
L’importanza dell’educazione civica e quindi anche ambientale è ormai chiara a tutti e pertanto sono sempre più le iniziative che portano tali argomenti nelle scuole. Una tra queste è la “School of Sustainability”, promossa da “Bolton Hope Foundation” (Fondazione specializzata sui temi dell’educazione) e “Future Education Modena” (Centro internazionale per l’innovazione in campo educativo). Si tratta di un programma che trasforma l’apprendimento puntando tutto sul futuro dei giovani, parlando quindi di sostenibilità e ambiente.
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Il progetto è stato creato a seguito della pubblicazione del nuovo Quadro di competenze per l’educazione alla sostenibilità dell’Unione Europea, il “GreenComp”. Tale convenzione è diventata un vero e proprio riferimento per il lavoro in ambito educativo e alla base della transizione ecologica. È un programma rivolto alle scuole secondarie di primo grado, le medie, del territorio, nelle quali le lezioni su tali argomenti sono solitamente ascoltate in maniera passiva. Invece l’obiettivo di questa iniziativa è quello di far partecipare i ragazzi nella progettazione del presente e del futuro.
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L’idea di Solda e Lanfrey
Donatella Solda e Damien Lanfrey, cofondatore di ‘Future Education Modena’, insieme alla Bolton Hope Foundation, hanno creato la ‘School of Sustainability’ mettendo gli studenti al centro del progetto come motore della trasformazione dei territori. L’iniziativa riconosce l’importanza di affrontare l’eco-ansia tra i giovani, promuovendo un’educazione ambientale che vada oltre la semplice rappresentazione dei fenomeni naturali per abbracciare la complessità della transizione ecologica. Un approccio interdisciplinare, che integra conoscenze scientifiche, tecnologiche e socio-culturali, è fondamentale per avere un impatto significativo.
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Il progetto si avvale di strumenti digitali avanzati per l’educazione ambientale, come immagini satellitari e modelli matematici per l’analisi del territorio. Questo approccio permette agli studenti di comprendere e sperimentare direttamente le possibilità di trasformazione del loro ambiente. Inoltre, il ‘future thinking’, o la capacità di immaginare scenari futuri, è considerato cruciale per stimolare innovazione e soluzioni sostenibili.
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La scuola applica il ‘challenge-based learning’ per affrontare sfide concrete come la riqualificazione urbana e la riduzione delle emissioni climalteranti, coinvolgendo gli studenti in progetti di citizen science e altre attività pratiche. In questo modo, gli studenti non solo acquisiscono nuove competenze, ma contribuiscono attivamente alla creazione di soluzioni realistiche per la transizione ecologica. Secondo Solda e Lanfrey, sono proprio gli studenti a poter fornire il motore cognitivo, sociale ed emotivo necessario per spingere il cambiamento di cui abbiamo bisogno.
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In conclusione
Il programma della “School of sustainability”, punta oltre ad un nuovo modello di insegnamento, teorico e pratico ma anche all’incremento del problem solving tra i ragazzi. Il tutto è effettuato attraverso l’uso del rigore scientifico e metodologico, intelligenza collettiva e uno scenario di riflessione basato sulle opportunità di cambiamento e sulla ricerca di soluzioni possibili. I temi che verranno intrapresi in questo percorso sono la transizione energetica degli edifici, le città verdi e la valorizzazione degli ecosistemi urbani, la pianificazione, il clima locale e il miglioramento della qualità dell’aria.