Ormai si sa, la sfida per la transizione ecologica è presente in qualsiasi ambito e settore produttivo (e non). Tra i tanti, l’agricoltura è uno di quelli più incisivi, su cui c’è un enorme margine di miglioramento per mezzo di politiche e finanziamenti. Ed è così che in Italia è arrivato il bonus per l’agricoltura sostenibile.
L’impatto dell’agricoltura
Le emissioni derivanti dall’agricoltura a livello mondiale rappresentano una gran parte del totale delle emissioni di gas serra. Infatti, l’agricoltura contribuisce approssimativamente al 24% delle emissioni globali di gas serra, con il metano e il biossido di carbonio tra i principali agenti. Inoltre, l’uso massiccio di fertilizzanti nell’agricoltura è un altro fattore importante. Tra questi i principali sono l’azoto, il fosforo e il potassio, i quali contribuiscono alla produzione di gas serra, come l’ossido nitroso ed influenzano negativamente la qualità del suolo e dell’acqua. Parallelamente, l’uso di carburanti nell’agricoltura, soprattutto per l’uso dei trattori e di altre macchine agricole, favorisce ulteriormente la produzione di emissioni, soprattutto di anidride carbonica.
La situazione italiana non è così differente da quella internazionale, calcolando che contribuisce per circa il 19% alla produzione di emissioni totali del Paese. In gran parte derivanti anche dai fertilizzanti con un forte impatto sulla qualità ambientale: in particolare sulla salubrità del suolo e delle falde acquifere. Senza dimenticare poi l’utilizzo dei carburanti usati nel settore.
Per questo il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha pensato all’erogazione di fondi per la transizione ecologica in questo ambito. Si tratta di un bonus della cifra totale di 193 milioni di euro.
Il bonus per l’agricoltura sostenibile
Il bonus presentato dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica prevede il finanziamento e il supporto della transizione ecologica nell’ambito agricolo. Si tratta di 193 milioni di euro che saranno investiti in impianti di biogas, trattori a biometano e biofertilizzanti. Ossia in tutti quei processi, sistemi o macchinari che sono ad oggi i più impattanti del settore.
Il bonus prevede un contributo in conto capitale pari a un massimo di 600 mila euro, che copre il 65% delle spese sostenute. La particolarità del bonus riguarda la sua partizione: infatti il 40% delle risorse spetterà al sud al quale saranno indirizzati 77,2 milioni di euro. Tuttavia, verranno finanziati progetti che mirino allo sviluppo di nuove tecniche, nuovi sistemi necessari alle pratiche agricole ma che riducano il loro impatto sull’ambiente. Dunque, si parla di programmi che possano salvaguardare il suolo, l’acqua ma anche l’atmosfera e la biodiversità.
Le categorie di intervento oggetto di incentivo sono di tre tipologie:
- le “Pratiche ecologiche” nei campi e lo sviluppo di poli consortili per lo sfruttamento del digestato;
- la sostituzione di trattori obsoleti con quelli alimentati a biometano;
- interventi per l’efficienza degli impianti già esistenti per la produzione di biogas.
Gli interventi
Tra gli interventi previsti si possono citare quelli legati agli impianti a biogas. I progetti che mirano al loro sviluppo hanno la grande maggioranza delle risorse, ben 124 milioni di euro. Attualmente in Italia se ne contano circa 1.803 con una produzione di 2,5 miliardi di m3 di gas rinnovabile. Quest’ultimo è poi destinato alla produzione elettrica e termica rinnovabile e al consumo di biometano per i trasporti.
Per quanto riguarda i biofertilizzanti sono stati stanziati 54 milioni di euro, specificamente per la produzione e l’utilizzo di concime organico e l’adozione di macchinari più efficienti. Inoltre serviranno per la creazione di poli consortili dedicati al trattamento centralizzato del digestato. Il digestato non è altro che un materiale prodotto dal processo di digestione anaerobica di biomasse vegetali, scarti di allevamento e sottoprodotti animali. Essendo ricco di nutrienti come azoto, fosforo e potassio è un ottimo biofertilizzante.
E infine i trattori, per i quali sono stati devoluti 15 milioni di euro, per la sostituzione di quelli vecchi con quelli nuovi e più efficienti. Il bonus è previsto solo per mezzi alimentati a biometano e dotati di strumenti per l’agricoltura di precisione. Tecnica (quest’ultima) che permette di usare i trattori come supporto all’operatore che garantiscono maggiore sostenibilità e maggiore efficienza operativa.