A Roma arriva la “Proposta di strategia di adattamento climatico”

By : Aldo |Gennaio 30, 2024 |Home |Commenti disabilitati su A Roma arriva la “Proposta di strategia di adattamento climatico”

La Capitale d’Italia, secondo gli ultimi studi e i fenomeni estremi verificatesi è tra le città italiane più colpite dai cambiamenti climatici. In un capoluogo della sua portata qualsiasi modifica ad infrastrutture, spazi e dinamiche quotidiane risulta sempre una missione impossibile. Questo però non ha fermato il comune di Roma a proporre un piano per sviluppare degli adattamenti al cambiamento climatico.

    

Roma 2023

La situazione in cui si trova la città di Roma è abbastanza delicata ma allo stesso tempo descrive una vera emergenza. Le analisi degli ultimi anni affermano che a Roma l’aumento del caldo è più marcato rispetto a tutti gli altri capoluoghi di regione italiani. Nello specifico i suoi territori, dall’entroterra al mare, presentano fragilità che si intensificheranno con i cambiamenti climatici.

    

Per questo, il 23 gennaio 2024 è stato presentato al campidoglio un documento di 400 pagine, riguardante la strategia per gli adattamenti al cambio climatico. Nel testo si inquadrano scenari e si propongono soluzioni nell’ambito della rete idrica, della riforestazione urbana ed altro. Tutto ciò con l’obiettivo di mettere in sicurezza il territorio dagli impatti climatici previsti al 2050. L’approvazione da parte dell’assemblea capitolina è prevista per il 30 aprile, nel frattempo si organizzeranno incontri e workshop con stakeholders e gli enti coinvolti. Tra le realtà e gli studiosi si trovano:

  • Fondazione Cmcc (Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici),
  • Ispra;
  • Cnr;
  • Dipartimento di Epidemiologia SSR Lazio;
  • ASL Roma 1 (DEP Lazio);
  • Enea;
  • Università La Sapienza;
  • Università Roma Tre;
  • Autorità distrettuale di Bacino dell’Italia Centrale;
  • Areti;
  • Ferrovie dello Stato;
  • Consorzio di bonifica;

La Strategia prevede di approfondire rischi e scenari per il territorio di Roma, per metterla in sicurezza e rafforzando la sua resilienza. In tal modo, la Capitale potrà mettersi al passo con le città europee che condividono gli stessi obiettivi sul clima.

    

Il documento

Il testo presentato individua l’insieme delle misure di adattamento da applicare a Roma entro il 2030 e servono per preparare il territorio agli impatti del 2050. La proposta affronta vari ambiti di intervento, tuttavia evidenzia quattro questioni prioritarie da affrontare a Roma:

  • Alluvioni ed esondazioni
  • Siccità
  • Isole di calore urbano
  • Impatti sul litorale costiero.

Gli obiettivi della fase iniziata, ovvero quella della consultazione pubblica, sono esattamente 3. Il primo è quello di promuovere la sensibilizzazione e la responsabilizzazione dei cittadini, rendendoli partecipi e consapevoli dei possibili avvenimenti. Il secondo invece, mira alla collaborazione scientifica per risolvere ed affrontare questi cambiamenti, favorendo la sperimentazione anche per quanto riguarda nuovi posti di lavoro. Infine, prevede una grande cooperazione con le realtà interessate e fondamentali per difendere e portare avanti le politiche climatiche. Nella prima parte del piano vengono presentati i dati meteoclimatici degli impatti in corso e dei rischi. In particolare, della riduzione delle precipitazioni piovose, la maggiore siccità e l’aumento delle ondate di calore. Si tratta si una fase introduttiva in cui si descrive un quadro completo degli ultimi anni e dei loro fenomeni.

      

Seconda e terza parte

La seconda parte è dedicata ai progetti di vario tipo in corso per rendere la città più resiliente agli impatti. Per esempio, si evidenzia l’importanza del corretto uso della risorsa più importante al mondo, ovvero l’acqua. In questo senso si descrivono i punti per ridurne lo spreco e gli interventi necessari. Per prima cosa si ricorda l’importanza di un efficiente sistema di monitoraggio territoriale dei bacini idrici e quindi anche della rete capitolina. Si intende addirittura digitalizzarla, massimizzando l’efficacia con nuove istallazioni e tecnologie. Mentre per una maggiore sostenibilità è stata avanzata la proposta di riusare le acque reflue in uso agricolo e industriale. 

      

Guardando ad un altro ambito viene citata la biodiversità urbana e la sua rilevanza, che può accrescerci con specifici progetti e interventi. Non a caso l’obiettivo generale è quello di rendere “la foresta urbana più resiliente, sana e diversificata, creando delle “Isole di naturalità”. Di conseguenza aumenta il benessere di tutti gli ecosistemi circostanti e quindi anche quello umano. Questi sono le operazioni “nature based” che devono necessariamente essere accompagnate dagli interventi nei contesti urbani antropizzati. Un esempio, i “tetti verdi” o le pavimentazioni di colori chiari per riflettere l’albedo.

        

Progetti avviati

Per chiudere il documento, sono riportati nella terza parte i progetti già avviati correlati agli ambiti e agli eventi elencati in precedenza. Si individuano principalmente gli obiettivi e le misure di adattamento per preparare il territorio di Roma agli impatti in corso e a quelli prevedibili. Tra i programmi in corso si citano le riforestazioni urbane, che tra il 2022 e il 2023 hanno visto crescere un totale di 448 piante vicino le scuole di quasi tutti i municipi di Roma.  Oppure la manutenzione della rete idrica, riducendone le perdite al 27,8% contro il 43% del 2007 (e una media nazionale del 42%). O ancora si parla di attività di riqualifica di piazze storiche come quella dei Cinquecento e di San Giovanni in Laterano.

       

Restando nell’ambito dei progetti avviati, bisogna ricordare che l’Assemblea Capitolina ha approvato il 19 gennaio 2023 le nuove Linee guida dei lavori pubblici di Roma Capitale. Questo è necessario anche per ridurre i livelli di inquinamento atmosferico, acustico e l’effetto isola di calore urbano e migliorare la città interamente.  Per finire, sono riportati anche i finanziamenti e gli enti finanziatori di ciascun progetto.

       

In conclusione

Con tale proposta, Roma diventa la prima città ad avvalersi di un piano strategico per l’adattamento contro i cambiamenti climatici. Che sia un merito o una necessità, vista la sua popolazione, le sue caratteristiche e l’importanza a livello nazionale, è pur sempre una mossa verso l’innovazione.
Ora bisogna attendere la fine di aprile per sapere se e come verrà messa in atto.

Comments are closed.