Seul sceglie la natura e sostituisce un’autostrada con un fiume pedonale.

By : Aldo |Settembre 28, 2024 |Emissioni, Home |Commenti disabilitati su Seul sceglie la natura e sostituisce un’autostrada con un fiume pedonale.

Siamo ormai abituati a vivere in città sempre più vaste, ricche di servizi, negozi e di tutto ciò che ci serve. Continuiamo a costruire senza sosta, sfruttando tecnologie avanzate e immaginando città futuristiche, con grattacieli e auto volanti. Nonostante ciò, i luoghi che amiamo di più sono quelli in cui possiamo allontanarci da tutto questo: sentiamo il bisogno di una passeggiata in riva al mare, di un picnic accanto al fiume o di una gita al lago. Così Seul abbraccia la sostenibilità scegliendo il fiume al posto di un’autostrada.

I fiumi: dalle città alle metropoli

I fiumi hanno sempre avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo delle città, dalla nascita delle prime civiltà alle metropoli moderne. Nelle antiche culture mesopotamiche ed egizie, i fiumi erano essenziali per l’irrigazione, l’acqua potabile e il commercio, favorendo l’agricoltura e la crescita demografica. Durante il periodo medievale, le città si sono sviluppate attorno a corsi d’acqua, che fungevano da risorse strategiche per il commercio e l’industria, come nel caso di Venezia e Firenze.

I fiumi continuano a essere importanti nelle grandi metropoli, non solo per le loro funzioni economiche ma anche come simboli di bellezza e spazi ricreativi. I waterfront urbani attraggono residenti e turisti, migliorando la qualità della vita. Inoltre, la gestione sostenibile dei fiumi è diventata cruciale per affrontare le sfide ambientali attuali, sottolineando il loro valore nel contesto urbano contemporaneo.

Non a caso oggi, è sempre più frequente il fenomeno chiamato “daylighting”. Si tratta dell’iniziativa che propone di “portare alla luce” proprio i fiumi nascosti per rendere l’acqua nuovamente protagonista nelle nostre città. Un esempio famoso di questa trasformazione è il Cheonggyecheon a Seoul, un percorso pedonale di 11 km che è oggi una delle passeggiate più apprezzate della città.

Il progetto Cheong Gye Cheon

Cheong Gye Cheon, un corso d’acqua di Seoul, ha una storia che risale a oltre 600 anni fa, quando la città divenne capitale durante la dinastia Joseon. Inizialmente ampliato per prevenire inondazioni, il canale è stato utilizzato come sistema fognario per circa 500 anni, subendo ripetuti dragaggi a causa dell’aumento della popolazione. Durante l’occupazione giapponese (1910-1945), il fiume si inquinò gravemente e venne coperto con calcestruzzo, trasformandosi in una fogna. Dopo la guerra di Corea, il canale continuò a degradarsi, diventando un simbolo di povertà. Negli anni ’70, fu costruita l’autostrada Cheong Gye Cheon proprio sopra il fiume.

Per questo, nel 2003, l’ex sindaco Lee Myung-bak avviò un progetto di restauro che ha portato alla rimozione dell’autostrada e alla riqualificazione del fiume come area pubblica, completata nel 2005 con un investimento di circa 700 milioni di euro.

Il progetto di Seul

Il progetto di restauro del Canal ChonGae a Seoul mirava a ripristinare un corso d’acqua coperto e inquinato, demolendo circa 4km di autostrada che dividevano la città. Infatti, prima dell’intervento, l’area era occupata da una strada trafficata, con 168.000 auto al giorno, che contribuivano a elevati livelli di inquinamento, compromettendo la salute degli abitanti. In risposta a questa situazione critica, il governo cittadino ha approvato un progetto che metteva l’uomo al primo posto, demolendo l’autostrada e orientandosi verso un approccio più ecosostenibile focalizzato sulla qualità della vita.

L’obiettivo principale era creare una zona pedonale che permettesse alle persone di interagire con l’acqua e mitigare le inondazioni durante i temporali della stagione dei monsoni. La progettazione si è basata sui livelli d’acqua variabili, e il restauro ha rappresentato il primo passo verso una riqualificazione complessiva delle sette miglia di fiume. Inaugurato nell’ottobre 2005, il progetto ha creato un nuovo spazio verde urbano che ha rafforzato il rapporto tra la città e il fiume, attirando continuamente persone.

Grazie al restauro del Cheonggyecheon, sono stati prevenuti allagamenti nella zona per un periodo stimato di 200 anni e si è registrata una riduzione della temperatura di 3-5°C rispetto alle strade circostanti. Questi risultati notevoli sono stati raggiunti riportando alla luce un corso d’acqua che era stato a lungo relegato a canale sotterraneo.

Conclusioni

I corpi idrici nelle aree urbane offrono vantaggi concreti di natura sociale, ambientale ed economica. Sicuramente abbelliscono le città e riducono lo stress mentale dei cittadini, fungendo anche da canali di raccolta in caso di allagamenti, alleviando così la pressione sulla rete idrica. Inoltre, contribuiscono a mitigare le temperature locali. È quindi essenziale che le città integrino questi aspetti nello sviluppo urbanistico, riappropriandosi di elementi naturali spesso trascurati per promuovere un futuro urbano più sostenibile e vivibile.

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