“Act 1.5”. I Massive Attack si mettono in gioco per il clima.

By : Aldo |Agosto 25, 2024 |Emissioni, energia, Home |Commenti disabilitati su “Act 1.5”. I Massive Attack si mettono in gioco per il clima.

La sfida del clima è una missione importante per tutto il mondo. Non si tratta di un’opinione personale, tantomeno di una diceria. Sempre più persone nel mondo stanno capendo l’importanza di un’azione concreta ed immediata e fortunatamente tra queste, c’è chi ha un’influenza molto più grande rispetto a quella del singolo cittadino. Si tratta dei VIP, in questo caso, dei cantanti di fama internazionale e no.

La musica ed il clima

I grandi tour internazionali e i concerti delle star hanno un impatto ambientale significativo, principalmente a causa delle elevate emissioni di CO2, del consumo di energia e della produzione di rifiuti. Questo perché l’organizzazione di eventi di massa, come questa, determina un’infinita quantità di spostamenti massivi di persone e attrezzature, che contribuiscono a un aumento sostanziale delle emissioni di gas serra. Per esempio, un festival medio possa generare circa 500 tonnellate di CO2, con ogni partecipante che produce fino a 5 kg di emissioni al giorno.

Senza calcolare poi la produzione del merchandise, tipico di questi eventi e dei rifiuti di plastica che vanno per la maggiore (viste anche le regole per la sicurezza). Tuttavia, ci sono iniziative in corso per rendere i concerti più sostenibili. Non a caso, artisti come i Coldplay hanno implementato pratiche eco-friendly, riducendo le loro emissioni di CO2 del 47% rispetto ai tour precedenti e piantando milioni di alberi per compensare l’impatto ambientale.

La crescente consapevolezza riguardo all’impatto ecologico ha portato a un aumento delle iniziative per la sostenibilità nell’industria musicale, con molti artisti e organizzatori di eventi che cercano di adottare pratiche più responsabili, come l’uso di energie rinnovabili e la riduzione dei rifiuti. Nonostante ciò, la sfida rimane complessa e richiede un impegno continuo da parte di tutti gli attori coinvolti per bilanciare l’amore per la musica con la necessità di proteggere l’ambiente. Quindi anche e soprattutto degli spettatori.

I Massive Attack

I Massive Attack sono un influente collettivo musicale britannico, fondato nel 1988 a Bristol. Sono considerati i pionieri del genere trip hop, infatti, il loro primo album, “Blue Lines”, è stato pubblicato nel 1991 segnando un punto di svolta nella musica alternativa. Con questa raccolta hanno introdotto sonorità innovative e collaborazioni con artisti di diverse estrazioni. Nel corso della loro carriera, hanno pubblicato cinque album e ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui un Brit Award per il miglior gruppo di danza britannico e due MTV Europe Music Awards. Hanno venduto oltre 13 milioni di copie in tutto il mondo e continuano a essere attivi nella scena musicale, sostenendo anche cause politiche e ambientali.

L’attenzione per l’ambiente

I Massive Attack iniziarono ad interessarsi alla questione già anni fa, quando nel 2019 hanno incaricato il Tyndall Center for Climate Change Research di studiare l’impatto ambientale dei loro concerti. L’obiettivo di questa richiesta era quello di trovare soluzioni concrete per ridurre l’impronta ecologica dell’industria musicale. Tale studio si concentrò sulle emissioni generate dai viaggi della band, dagli spostamenti del pubblico e dall’impatto sulle location e i suoi risultati saranno condivisi con l’intero settore per promuovere concerti a basso impatto ambientale. Così facendo i Massive Attack, organizzarono un concerto “super-low carbon” a Liverpool nell’estate 2020 come parte di questa iniziativa.

Ma non si sono fermati lì, poiché hanno proprio quest’anno, la loro idea è diventata realtà con un concerto-festival. Il gruppo di Bristol sarà vita ad “Act 1.5”: concerto che mette al centro la crisi climatica e con le emissioni più basse di sempre. Mai nessun big della musica si è mai spinto a tal punto per il clima. Di certo I Coldplay in Italia hanno tentato di dar vita a spettacoli con un’elevata attenzione all’ambiente, promuovendo metodi alternativi per le fonti energetiche (persino le bici che generano elettricità su cui pedalano gli spettatori. Ma la band inglese vuole andare oltre.

Act 1.5

Si chiama “Act 1.5” con lo scopo di richiamare alla necessità di agire tutti insieme per restare entro i +1,5 gradi di riscaldamento globale, e promette di essere il “concerto più green di sempre”. Il cibo sarà completamente vegano, i bagni compostabili, e l’energia per il palco e le bancarelle sarà fornita da furgoni elettrici. I 34.000 fan sono invitati a raggiungere il concerto a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici, senza parcheggi disponibili.

Altre iniziative includono navette elettriche gratuite, uso di energia rinnovabile, utensili compostabili, e una drastica riduzione dei mezzi di trasporto dell’attrezzatura. Lo show, alimentato al 100% da energia rinnovabile, mira a diventare un modello per la musica dal vivo sostenibile. Mentre una grande priorità è stata data ai residenti locali nella prevendita, e sarà piantato un nuovo bosco nelle vicinanze. I Massive Attack vogliono dimostrare che concerti a basso impatto ambientale sono possibili, e sperano di influenzare positivamente il settore musicale.

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