L’indipendenza energetica delle isole è essenziale per ridurre la dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili e per garantire una maggiore sicurezza energetica. Per le isole italiane, questo è particolarmente importante a causa del loro isolamento geografico e della dipendenza energetica dal continente. Pertanto, la promozione del rinnovabile locale può migliorare la resilienza energetica, supportare lo sviluppo economico locale e preservare l’ambiente, facendo delle isole esempi di sostenibilità e innovazione. Ecco l’idea delle Eolie.
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La potenza italiana
La produzione di energia geotermica consiste nello sfruttare il calore presente nel sottosuolo terrestre per generare energia elettrica e termica. Questo processo è fondamentale poiché fornisce una fonte di energia rinnovabile, continua e a basso impatto ambientale, contribuendo a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e le emissioni di gas serra.
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L’Italia vanta una lunga storia di attività geotermica, scoperta per la prima volta nel 1904 a Larderello, in Toscana, dove venne installato il primo impianto geotermico al mondo. Non a caso l’Italia ha continuato a sviluppare questa tecnologia con nuovi progetti di esplorazione e sfruttamento del potenziale geotermico. Questo è vero soprattutto nelle regioni con maggiore attività vulcanica come la Toscana, il Lazio e la Sicilia. Nonostante l’Italia sia leader mondiale nella geotermia, è ferma da qualche anno su questo fronte.
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Proprio lo studio dell’European House Ambrosetti, afferma che con solo il 2% del potenziale geotermico e nei primi 5 km di profondità l’Italia potrebbe generare a emissioni nulle il 10% della produzione elettrica al 2050. In pratica potremmo fare molto di più, ma siamo in una situazione di stallo.
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Novità ai Green Salina Energy Days
I “Green Salina Energy Days” organizzati dall’associazione Isole sostenibili ed il sostegno di ANCE Sicilia, sono un evento dedicato alla sostenibilità energetica, con una particolare attenzione sull’energia geotermica. L’ evento si svolge ogni anno sull’isola di Salina, nelle Eolie, con la partecipazione di esperti internazionali, rappresentanti di istituzioni europee, e aziende del settore energetico. Ovviamente i temi trattati riguardano il settore delle politiche energetiche, delle tecnologie innovative e delle iniziative pubbliche volte alla transizione energetica dell’arcipelago.
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Durante l’edizione 2024 svoltasi dal 5 al 7 giugno, sono arrivate nuove proposte ed iniziative che potrebbero incentivare l’indipendenza energetica delle isole. In primo luogo, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) con il progetto IRGIE ha iniziato ad aggiornare la mappatura delle fonti geotermiche presenti attorno alle isole minori siciliane. Il lavoro è guidato da Fabio Di Felice, coordinatore INGV con Monia Procesi del progetto che consiste nella creazione di un Inventario delle Risorse Geotermiche delle Isole Eolie, da qui IRGIE. L’obiettivo di tale programma è quello di garantire in maniera sostenibile l’autonomia energetica delle Piccole isole, ad oggi estremamente dipendenti da soluzioni energetiche fossili e non sostenibili. Alla ricognizione di tali risorse geotermiche seguirà la realizzazione di di un pozzo geotermico sperimentale sui fondali al largo di Panarea.
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Si lavora quindi sulla valutazione in dettaglio delle potenzialità geotermiche delle sette isole dell’Arcipelago delle Eolie. L’obiettivo è quello di usare la risorsa geotermica sia bassa (30°C-100°C), che media (100°C-150°C) e alta temperatura (>150°C). Inoltre, si lavora per definire i possibili usi diretti come il raffrescamento e riscaldamento di ambienti o indiretti come la produzione di elettricità.
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Dissalatore ed “living lab”
Durante i Green Salina Energy Days, il Comune di Malfa ha lanciato l’idea di creare un “living lab” e un Energy Center per promuovere progetti pilota sull’efficientamento energetico degli edifici, fornendo assistenza a professionisti e imprese locali, oltre a formare giovani e trasferire competenze. Questa iniziativa, supportata dall’associazione Isole Sostenibili con l’assistenza tecnica di ANCE Sicilia e CNA, sarà finanziata tramite i fondi della misura “Isole Verdi” del PNRR.
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Parallelamente, il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e il Dipartimento regionale Siciliano Energia stanno esplorando la possibilità di utilizzare, circa 200 mila euro, per realizzare un pozzo geotermico sperimentale per l’alimentazione di un mini-dissalatore per fornire acqua potabile all’isola.