Da un borgo in Friuli arriva il sistema di illuminazione circolare.

By : Aldo |Aprile 08, 2024 |Emissioni, Home |Commenti disabilitati su Da un borgo in Friuli arriva il sistema di illuminazione circolare.
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Quando si dice che ognuno di noi può fare la differenza anche con semplici mosse, non si tratta di una falsità. Ogni cittadino del mondo ha il potere di cambiare l’ambiente che lo circonda sotto ogni punto di vista, con un impatto diverso a seconda di molteplici criteri. Ma proprio per questo concetto, possiamo parlare di un caso innovativo partito da un piccolo borgo italiano.

L’illuminazione

La transizione energetica riveste ad oggi, un’importanza cruciale per diversi motivi. Tra questi si possono citare la riduzione di emissioni di gas serra, la riduzione delle fonti di energia fossile e l’adozione di fonti rinnovabili. Tale transizione è applicabile in svariati ambiti come quello dell’illuminazione, settore in cui potrebbe fare una grande differenza. Questo ambito, a livello mondiale produce ben 200 miliardi di kg di CO2 ogni anno rappresentando più dello 0.5% delle emissioni globali. Soprattutto, se si tratta di sistemi tradizionali come le lampadine a incandescenza e le lampade fluorescenti.

   

In Italia, per esempio, si conta 1 lampione per ogni 6 abitanti, per un totale di 10 milioni di punti luce. Di questi circa 3 milioni e mezzo sono stati portati a LED, opzione che ha determinato da sola un risparmio energetico del 50%. In generale, l’investimento in sistemi di illuminazione più efficienti può portare a risparmi economici a lungo termine, oltre a contribuire alla creazione di un’economia più sostenibile e resiliente. Un esempio è il modello usato in un piccolo borgo friulano, che ha finanziato un sistema di illuminazione circolare, unico nel suo genere.

    

Il nuovo modello

Il progetto pilota concluso all’interno del borgo friulano di San Pier d’Isonzo rappresenta una vera svolta nonostante sia stato applicato ad un bacino di sole 2000 persone. Si tratta di un cambiamento che riguarda l’aspetto dell’illuminazione a 360 gradi e in chiave circolare.

   

Non a caso City Green Light una E.S.Co (Energy Service Company) ha confermato il primato del borgo che ha introdotto un’iniziativa più che sostenibile. Un programma che prevede un nuovo sistema di illuminazione creato con il 90% dei materiali provenienti dal riciclo e un risparmio energetico equivalente a quello di cinquanta famiglie. Si tratta del primo piano di illuminazione pubblica circolare ed efficace, che ha superato addirittura gli standard ambientali minimi (CAM) imposti dal governo.

   

Sarà proprio la compagnia City Green Light a gestire e mantenere gli impianti per i prossimi 9 anni, partendo con ottimi risultati che fanno ben sperare. Infatti, nel primo periodo è stato registrato un risparmio energetico superiore al 60%, rispetto al periodo precedente al progetto.

   

Il progetto in numeri

Se il piano potesse essere descritto in numeri, questi sarebbero:

  • 70% del materiale utilizzato per il nuovo sistema deriva da materie prime riciclate;
  • 1 tonnellata e mezzo è la quantità di materiale totale usato proprio grazie ad un’elevata percentuale di riciclo;
  • 407 punti luce sostituiti con altri a maggior efficienza su un totale di 503;
  • 130,54 MWh di risparmio energetico per via della sostituzione di vecchi sistemi d’illuminazione;
  • – 33,4 tonnellate di C02 non immesse nell’atmosfera.

Come ogni iniziativa di questo genere, all’avanguardia e necessaria per il futuro, quella di San Pier d’Isonzo potrebbe essere un modello al quale rifarsi. Anche perché, riducendo i consumi e le emissioni del sistema di illuminazione, se ne riduce l’impatto e quindi l’inquinamento luminoso.

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