Google Maps si attiva per incrementare lo sviluppo del solare nel mondo.

By : Aldo |Agosto 31, 2023 |Arte sostenibile, Efficienza energetica, Emissioni, Home |Commenti disabilitati su Google Maps si attiva per incrementare lo sviluppo del solare nel mondo.

Lo sviluppo di nuovi strumenti, la ricerca di nuove tecnologie e la loro applicazione è spesso frutto di una collaborazione tra enti.

Che si tratti di università, centri di sperimentazione, grandi brand o istituzioni, quando c’è cooperazione si arriva sicuramente ad un risultato migliore.

    

Google e le nuove API

Il gigante del web fa un altro passo in avanti per la società e per il mondo. L’azienda informatica statunitense nata nel 1998, continua i suoi studi e soprattutto resta aperta alle nuove sfide della sostenibilità.

Google si muove per trovare il modo più opportuno di migliorare la vita delle persone e quella di Madre Terra con i mezzi che ha a disposizione. In questo caso, il colosso ha deciso di usare le tecnologie più avanzate del momento per poter creare delle mappe, molto importanti per l’uomo.

   

Si tratta delle nuove API di Google Maps Platform, che consentiranno agli sviluppatori di mappare facilmente le informazioni su energia solare, qualità dell’aria e pollini. Dove API sta per Application Programming Interface, ossia un insieme di procedure atte a risolvere uno specifico problema di comunicazione tra diversi computer o software. Dunque, Maps sarà in grado di comunicare con altri software per facilitare la localizzazione di determinate aree, utili ad ulteriori studi o a nuovi investimenti.

   

API Solar

L’attenzione alla mappatura solare inizia nel 2015 con il lancio di Project Sunroof, ideato per aiutare i cittadini a capire il “potenziale fotovoltaico” locale. Questo ovviamente è stato possibile alle immagini di Google Earth che danno una visione ampia e precisa di ogni zona del mondo richiesta.

   

Il nuovo progetto si chiama API Solar e si basa proprio su questo primo programma, di cui sono state ampliate le funzionalità grazie all’intelligenza artificiale. L’IA è servita principalmente per fornire informazioni e approfondimenti più precisi rispetto a quelli pubblici o ai modelli 3D del satellite.

Il progetto funzionerà per via di un modello IA addestrato per estrapolare informazioni 3D sulla geometria di tetti e coperture. Tali informazioni saranno ricavate dalle immagini aeree di oltre 320 milioni di edifici in 40 Paesi, tra cui è presente anche l’Italia.

   

La sicurezza dei dati, pubblicati successivamente, è data anche dal fatto che lo strumento tiene conto anche di dati meteo storici o di costi energetici.

Il progetto, quindi, offre una serie di servizi e vantaggi divisibili in due fasce:

  • la prima consente di ottenere informazioni rapide sulla fattibilità solare (Building Insights): quantità di luce ricevuta, sistema di pannelli più efficiente;
  • la seconda invece fornisce maggiori dettagli per la progettazione dei sistemi solari (Data Layer): l’ombreggiatura presente nell’area o modelli digitali della superficie dei tetti.

Air Quality API

Oltre al progetto dedicato al fotovoltaico, Google promuoverà anche API Air Quality, un programma basato sul monitoraggio dell’aria.

Si tratta di un sistema pensato specialmente per le aziende che possono comprendere in maniera più chiara i cambiamenti climatici e ambientali.  Con questo strumento, si possono effettuare analisi sulla qualità dell’aria con un indice su scala da 1 a 100. Il lancio in general availability comprende informazioni per oltre 100 Paesi.  

   

Pollen API

Allo stesso modo, Pollen API rilascia previsioni giornaliere dei pollini con allegata una mappa di calore per le successive 96 ore. In questo caso le informazioni sui pollini sono molto specifiche: i dati riguardano pollini di vari tipi di vegetazione.

Mostra informazioni riguardo ai pollini di alberi, e tiene conto di 15 diverse specie di piante, tra cui le graminacee, l’ontano, il frassino. Poi ancora la betulla, la cotonosa, l’olmo, il nocciolo, il cedro e cipresso giapponese, il ginepro, l’acero, la quercia, l’ulivo, il pino e l’ambrosia.

Sarà lanciato in general availability nei prossimi mesi in 65 Paesi.

   

Google e le mappature

Grazie a tali tecnologie, Google venderà data set API sulle mappature solari, dell’aria e dei pollini alle aziende per valutare varie questioni.
Tra queste il loro potenziale fotovoltaico, l’inquinamento dell’aria, la sua temperatura e i movimenti dei pollini, fondamentali per la vita di tutti.

Il database si costituirà su una base di oltre 320 milioni di edifici in oltre 40 paesi, per via dell’utilizzo dell’IA e del machine learning con dati ambientali.

   

Giorno dopo giorno diventa sempre più rilevante la cooperazione tra enti, la collaborazione tra centri di ricerca e imprenditori. Perchè se si uniscono le forze, si incontrano soluzioni che possono aiutare tante persone o almeno altri enti di studio per favorire lo sviluppo del mondo.

La sostenibilità è un melting pot di macroaree ed è proprio per questo che abbiamo bisogno di un melting pot anche nella fase di studio. Per migliorare il nostro impatto sulla Terra.  

Comments are closed.