Aumentano le eccellenze italiane nel mondo delle tecnologie: spicca la startup pugliese AraBat.
La startup
AraBat è una startup italiana che ha sviluppato delle tecnologie uniche al mondo, per riciclare le batterie.
Nasce a febbraio 2022 dall’idea di 5 ragazzi pugliesi con dei background simili e lo stesso obiettivo: quello di cambiare il mondo.
Come in tanti altri casi, tutto parte da corsi universitari e curiosità verso il mondo della tecnologia. Così AraBat e l’Università di Foggia, firmano un accordo di ricerca e partnership scientifica, permettendo ai ragazzi di realizzare il loro progetto innovativo e sostenibile.
Durante lo sviluppo del loro programma, i fondatori hanno lavorato anche su altri fronti, per poter ricevere un maggiore supporto. Dopo vani tentativi di ricerca di un partener italiano, guardano oltreoceano e riescono ad avere l’appoggio del CEO di Linkedin; un incontro che cambierà tutto.
Con tale colloquio, AraBat ha instaurato una partnership internazionale che le garantisce un’importante crescita, ma soprattutto la possibilità di realizzare un impianto industriale in Puglia.
Da qui il team ha vinto una serie di premi per l’innovazione, anche nazionali, che hanno determinato l’ascesa della società.
Tra i tanti, l’avviso pubblico «Estrazione dei Talenti» di ARTI Puglia, il PIN (Premio Nazionale dell’Innovazione) ed il premio Encubator 2023.
La questione da risolvere
AraBat è quindi una delle nuove eccellenze italiane nel settore della tecnologia legata alla sostenibilità: nello specifico si occupa di riciclare batterie esauste.
I ragazzi sono riusciti a rivoluzionare il tipico processo idrometallurgico rendendolo ancora più sostenibile ed efficiente. Come? Con gli scarti degli agrumi.
Solitamente le batterie si riciclano per mezzo della pirometallurgia: un sistema costoso ed inquinante, che elimina anche i non metalli (a causa delle alte temperature).
Recentemente è stata scoperta l’opzione idrometallurgica, che invece, usa temperature più basse e acidi per estrarre i metalli richiesti.
Il problema che sussiste però riguarda l’aspetto ambientale. Per quanto possa essere efficiente, l’idrometallurgia continua a creare alte percentuali di inquinanti secondari responsabili di ulteriori rischi per la natura e la salute.
A questo proposito, AraBat ha sviluppato un metodo innovativo, unico al mondo che ha cambiato le sorti del team.
La soluzione innovativa.
Grazie alla collaborazione con il Facility Center dell’Università di Foggia, l’impresa è riuscita a realizzare un meccanismo all’avanguardia e sostenibile.
Il piano si concentra sul miglioramento delle tecniche già in uso nell’idrometallurgia, con la sostituzione di elementi e materiali.
Dopo lunghi studi, AraBat ha deciso di usare acido citrico (debole) presente negli agrumi, al posto degli acidi inorganici forti, per la lisciviazione. L’acido citrico viene combinato con la buccia d’arancia, che per mezzo di essiccazione e macinatura, fornisce una quantità di cellulosa rilevante per altri step della lavorazione.
Infatti, la cellulosa serve per l’estrazione e un miglior recupero dei metalli: così come gli antiossidanti naturali presenti nello scarto organico.
Grazie a tale procedura, la startup è in grado di restituire vari metalli quali, carbonato di litio, idrossido di cobalto, idrossido di manganese e idrossido di nichel ed altri.
Economia circolare
L’azienda non si occupa solo del riciclo di batterie anzi, rappresenta a tutto tondo l’idea di sostenibilità perchè impegnata in più campi.
La missione è quella di creare un commercio di materie prime seconde, riciclate. Come abbiamo visto il team si occupa di batterie a ioni di litio esauste (LIB) e RAEE.
Tale procedura permette di sviluppare un mercato competitivo ed un piano di economia circolare, fondamentale al giorno d’oggi.
Inoltre, AraBat è impegnata nella produzione di energia rinnovabile e in attività di consulenza per la green economy.
L’impresa rappresenta a livello mondiale, un sistema industriale circolare unico e originale. Non a caso, il suo impianto di riciclo è stato definito il più sostenibile nel quadro europeo.
Le startup di giovani come questa possono valorizzare il nostro paese e incrementare il suo livello di sviluppo. Che sia per nuove tecnologie, per la sostenibilità o in ambito sociale, le nuove idee fornite dai giovani, dovrebbero essere valorizzate sempre di più.
Perchè come ci insegna questo caso, possono portare il marchio italiano nel mondo, apportando cambiamenti concreti.