Obiettivomeno rifiuti: basta “zuppa di plastica” nel mare

By : Aldo |Giugno 19, 2019 |Acqua, bastaplastica, cetacei, Consumi, Home, mare, obiettivomeno rifiuti, plasticfree, Rifiuti |0 Comment

ci guardano perché gli stiamo rendendo la vita impossibile

Nel Santuario dei Cetacei tra Mar Ligure e Tirreno, tra Corsica e Isola d’Elba settentrionale c’è una vera e propria zuppa. Si! Ma di plastica.

Con la barca ci entri dentro, la senti sfregare sullo scafo. I sapiens hanno buttato di tutto in mare. Rifiuti di plastica varia che hanno una vita terribilmente lunga.

Che compromettono la vita degli abitanti del Pianeta blu.

Bottiglie, contenitori in polistirolo, flaconi, buste e bicchieri. Imballaggi di plastica usati per attimi da noi “umani”, ma poi restano in mare per decenni.

In questo tratto di mare, di alto valore naturalistico per la presenza di molti cetacei, per una convergenza di correnti, si crea una “zuppa vorticosa” di plastica.

L’unico modo per proteggere i mari e le specie che lo popolano è vietare l’usa e getta, arrivando alla eliminazione della produzione e dell’utilizzo di queste plastiche monouso per imballaggi e oggetti facilmente sostituibili!

I ministri dell’Ambiente e dell’Energia dei paesi del G20 – cioè circa l’85 percento del PIL mondiale – in Giappone, a Karuizawa, hanno firmato il 16 giugno scorso un accordo, però non vincolante, che prevede la condivisione d’informazioni, misure e best practice per ridurre la cosiddetta “marine litter”, la “spazzatura” cioè i rifiuti principalmente in plastica che finiscono nei mari e negli oceani.

Di fronte al costante aumento dei rifiuti di plastica negli oceani e nei mari e ai danni che ne conseguono, la Commissione europea nel marzo scorso ha adottato nuove norme per eliminare 10 prodotti di plastica monouso che più inquinano le spiagge e i mari d’Europa e per gli attrezzi da pesca perduti e abbandonati. Questi prodotti “usa getta” rappresentano il 70% dei rifiuti marini. Le nuove regole comunitarie sono concepite per dare risultati concreti: saranno messi al bando i prodotti di plastica monouso per i quali sono facilmente disponibili soluzioni alternative, mentre si limiterà l’uso di quelli di cui non esistono ancora valide alternative riducendone il consumo a livello nazionale. I  produttori dovranno poi rispettare requisiti di progettazione ed etichettatura e sottostare a obblighi di gestione e bonifica dei rifiuti. Con queste nuove norme l’Europa è la prima a intervenire incisivamente su un fronte che ha implicazioni mondiali. L’adozione in via definitiva, da parte del Consiglio dell’Unione europea, della direttiva che vieta dal 2021 i prodotti in plastica monouso segna l’inizio di un percorso che potrà liberarci dalla plastica.

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